Anche nel 2023 abbiamo partecipato al 48h Film Project.
La sfida è semplice ma ardua: scrivere, girare e post-produrre un corto in 48 ore. Si sorteggia un genere e, accompagnato da elementi obbligatori indetti dal festival, si solca il mare dell'avventura!
Quest'anno a dirigere il corto è stata Cecilia Rizzuto, accompagnata dalla penna di Marco Vinz Pinnavaia e Matteo Vitale, con Matteo Bossoletti, Stella Cerciello e Ricky Bote nel cast. Ma quali erano i limiti? Abbiamo sorteggiato il genere Doppelganger e gli elementi obbligatori del festival erano i seguenti: un floppy disk da inserire come oggetto, un personaggio di nome Simone/Simona Rubin professore/professoressa e la battuta obbligatoria "Pulisciti la bocca".
Il team, composto da i sopracitati e Iacopo Gattei (aiutoregia), Marco Pittiglio e Isabella Corsini (produzione) e Sara Pivato (sottotitoli), era ormai pronto a salpare!
Fase 1: Idee alla deriva, la scrittura
Riuniti il primo giorno del festival, Cecilia, Matteo e Marco sono partiti con la scrittura sfruttando il genere come ispirazione: Doppelganger.
Il destino ha estratto a sorte un genere intrigante e ricco di spunti. Il tema del "sosia", del doppio che ci tormenta e ci sfida, ha acceso la nostra immaginazione. Tra suggestioni e mappe mentali, è emersa l'idea di "PRIMO":Â
Un uomo alle prese con un video misterioso che lo ritrae mentre compie un atto estremo. Un viaggio introspettivo alla scoperta di sé stessi e delle ombre che ci portiamo dentro.
La sera, dopo aver scelto il genere, Matteo, Vinz e Cecilia si riuniscono in disparte, consapevoli delle sfide che li attendono. Reclusi nella camera di Vinz, decidono di prendere un libro ciascuno: Cecilia opta per il cinema Noir, Matteo per l'archeologia di Roma e Vinz per la sincronicità di Jung e la trilogia di Montale scritta da Jean Claude Izzo, "per precauzione", come dice scherzando. Usciti dalla stanza, avvisano il resto del gruppo: "Andiamo a fare una passeggiata. Torneremo alle 21 per scrivere la sceneggiatura". Mentre girovagano tra il mercato di Testaccio e il lungotevere, si immergono in discussioni sulla vita e la morte, il bianco e il nero, il bene e il male, arricchite da citazioni colte. Rientrati a casa in silenzio, la ciurma li osserva con occhi preoccupati, in cerca di risposte nei loro volti. "Siamo pronti", annuncia Cecilia. Così ha preso vita "Primo", una delle migliori conversazioni mai avute per creare una storia, almeno secondo me (Cecilia).
Fase 2: L'onda della realizzazione, il set
Con la sceneggiatura come bussola, ci siamo imbarcati nell'avventura del set, navigando tra dialoghi avvincenti e dettagli evocativi. La sfida era immensa: solo 48 ore per realizzare il cortometraggio! Ma la ciurma, unita e determinata, ha lavorato senza sosta, adattandosi a location improvvisate e imprevisti pirateschi.
Lo sfondo della nostra storia è stata la Piramide Cestia di Roma, che è diventata subito l'habitat ideale per il nostro protagonista Matteo Bossoletti nel ruolo di Primo e per Stella Cerciello nel ruolo di Simona.
Abbiamo finalmente finito di girare tutte le scene ma non è finita qui!
Fase 3: Post-produzione e consegna
Le riprese si sono concluse, consegnandoci un mare di materiale da montare. In questa fase, il ritmo del cortometraggio ha preso forma, alternando scene evocative a momenti di tensione crescente. La musica originale di Edoardo Petracci ha poi donato un'anima all'opera, completando l'atmosfera emozionante e coinvolgente.
E' stata un'avventura intensa che ha dimostrato ancora una volta, che la ciurma, quando rema unita può completare infinite sfide!
Note del Timoniere
Primo è un film ricco di simbolismi spirituali. Una storia che prende spunto da Jung e dalla religione induista per spiegare come nel mezzo del cammin di nostra vita, prima o poi, dobbiamo metterci in discussione, guardarci allo specchio e renderci conto che quello che abbiamo davanti non è altro che il nostro nemico.
Cecilia Rizzuto
Fotografie di Marco Scirè
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